Il senso del secondo seminario e l’azione nel Kriya Yoga
Nel contesto del Kriya Yoga di Babaji, la parola “Kriya” viene spesso interpretata come “azione consapevole”, in linea con la suddivisione “Kri = azione” e “Ya = consapevole”. Questa interpretazione enfatizza l’idea di compiere azioni con piena consapevolezza e intenzione, un principio fondamentale in varie pratiche yogiche che mirano a unificare il corpo, la mente e lo spirito.
Nei testi in particolare “The Holy Science” di Swami Sri Yukteswar e “Autobiografia di uno Yogi” di Paramahansa Yogananda, il concetto di Kriya Yoga è centrale. Ad esempio, Yogananda descrive il Kriya Yoga come una potente pratica spirituale che migliora direttamente la connessione con il divino attraverso l’azione disciplinata e la meditazione:
“Il Kriya Yoga è uno strumento attraverso il quale l’evoluzione umana può essere accelerata. Gli antichi yogi scoprirono che il segreto della coscienza cosmica è intimamente legato alla padronanza del respiro.“
Swami Sri Yukteswar approfondisce l’importanza dell’azione nel cammino spirituale, spesso allineandola con i principi cosmici e le leggi naturali della creazione:
“Nel principio primordiale, lo Spirito evolse l’idea e l’energia che produssero il moto vibratorio cosmico. Questa energia sonora, che riverbera attraverso la creazione, è Aum. La Parola, Amen, è l’inizio e la fine della creazione. Le sue tre manifestazioni sono Brahma, Vishnu e Shiva – le forze attive di creazione, conservazione e distruzione.”
Sebbene la specifica suddivisione “Kri = azione” e “Ya = consapevole” potrebbe non essere citata direttamente, l’interpretazione si allinea bene con gli insegnamenti generali presentati in questi testi spirituali, enfatizzando il significato delle azioni consapevoli e intenzionali come mezzo per il progresso spirituale e l’illuminazione.
L’essenza del Kriya Yoga presuppone che le pratiche siano finalizzate ad agire nella vita con un alto livello di consapevolezza. Il Kriya Yoga non è solo una serie di tecniche yoga, ma una filosofia di vita che incoraggia l’azione consapevole in ogni momento.
Paramahansa Yogananda descrive il Kriya Yoga come una pratica che accelera l’evoluzione spirituale dell’individuo, rendendolo più consapevole delle sue azioni e dei loro effetti. Nel “Autobiografia di uno Yogi”, Yogananda spiega che il Kriya Yoga è un’antica scienza che permette di raggiungere rapidamente la coscienza cosmica attraverso il controllo del respiro e l’armonizzazione delle energie vitali:
“Il Kriya Yoga è un metodo semplice, psicofisiologico attraverso cui il sangue umano viene decarbonizzato e ricaricato con ossigeno. Gli atomi di questo ossigeno extra vengono trasmutati in corrente vitale per ringiovanire il cervello e i centri spinali.”
Swami Sri Yukteswar, nel suo libro “The Holy Science”, sottolinea che l’azione consapevole è in sintonia con le leggi cosmiche e naturali. Ogni azione intrapresa con consapevolezza diventa un mezzo per la realizzazione spirituale:
“Nell’inizio primordiale, lo Spirito evolse l’idea e l’energia che produssero il moto vibratorio cosmico. Questa energia sonora, che riverbera attraverso la creazione, è Aum.”
Quindi, il Kriya Yoga non riguarda solo la meditazione o la pratica spirituale isolata, ma si estende a tutte le azioni quotidiane, invitando a vivere ogni momento con piena consapevolezza e intenzione. Questo approccio integrato permette di trasmutare le azioni quotidiane in un percorso di crescita spirituale, rendendo ogni esperienza un’opportunità per avvicinarsi alla realizzazione del Sé.
Utilizzare le tecniche del Kriya Yoga per isolarsi dal mondo non è l’obiettivo delle pratiche autentiche e può essere controproducente. La filosofia del Kriya Yoga incoraggia l’integrazione della consapevolezza spirituale nella vita quotidiana piuttosto che la fuga dalle responsabilità mondane.
Paramahansa Yogananda, nel suo “Autobiografia di uno Yogi”, enfatizza che il Kriya Yoga è progettato per aiutare le persone a vivere in armonia con il mondo, migliorando la loro capacità di affrontare le sfide quotidiane con una mente calma e un cuore aperto. La pratica del Kriya Yoga è vista come un mezzo per purificare la mente e il corpo, permettendo all’individuo di vivere con maggiore consapevolezza e compassione.
Swami Sri Yukteswar, nel “The Holy Science”, sottolinea che l’isolamento dal mondo non è necessario per il progresso spirituale. Al contrario, egli incoraggia una vita equilibrata in cui le pratiche spirituali sono integrate con le attività quotidiane. Le tecniche del Kriya Yoga sono progettate per aiutare gli individui a mantenere una connessione costante con il divino mentre partecipano attivamente alla vita mondana.
Facciamo alcune riflessioni su questo tema:
Equilibrio tra vita spirituale e mondana: Il Kriya Yoga aiuta a trovare un equilibrio tra la pratica spirituale e le responsabilità quotidiane. Non richiede l’isolamento dal mondo, ma piuttosto un approccio integrato in cui ogni azione è intrapresa con consapevolezza e dedizione spirituale.
Vivere con consapevolezza: Le tecniche del Kriya Yoga aiutano a sviluppare la consapevolezza interiore, permettendo di vivere ogni momento con presenza e intenzione. Questo porta a una maggiore armonia e soddisfazione nella vita quotidiana.
Servizio agli altri: Una parte fondamentale della pratica del Kriya Yoga è il servizio disinteressato agli altri. L’isolamento dal mondo impedisce di mettere in pratica questa importante lezione spirituale.
Trasformazione personale: Il Kriya Yoga è un mezzo per trasformare se stessi, migliorando non solo la propria vita, ma anche quella delle persone intorno. Vivere nel mondo e affrontare le sfide quotidiane con una mente serena e un cuore compassionevole è parte integrante di questo percorso.
In conclusione, le tecniche del Kriya Yoga non sono intese per isolarsi dal mondo, ma per vivere in esso con maggiore consapevolezza, equilibrio e compassione. L’obiettivo è trasformare ogni azione in un’opportunità di crescita spirituale, portando beneficio a sé stessi e agli altri.
Una buona metafora è quella del fiume di energia che scorre, è molto appropriata e rispecchia profondamente i principi del Kriya Yoga e della filosofia yogica in generale. La vita come un flusso di energia in movimento continuo implica che l’azione consapevole sia necessaria per mantenere questo flusso puro e dinamico.
La Vita come Fiume di Energia
Flusso di Energia:
Azione Consapevole (Kriya):
Non-Azione e Stagnazione:
Applicazione Pratica del Kriya Yoga
Pratiche di Meditazione:
Vivere con Consapevolezza:
Servizio e Compassione:
La analogia del fiume di energia rappresenta perfettamente l’essenza del Kriya Yoga: l’importanza dell’azione consapevole per mantenere il flusso energetico vitale. Attraverso la pratica del Kriya Yoga e l’adozione di una vita vissuta con consapevolezza, è possibile mantenere questo flusso puro, evitando la stagnazione e promuovendo la crescita spirituale. La vita diventa così un viaggio armonioso e pieno di significato, in cui ogni azione è un passo verso la realizzazione del Sé.
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